[L’Huffington Post, 23 maggio 2014]
Lunedì 19 maggio alla Scala è andato in scena l’ultimo dei concerti di Maurizio Pollini dedicati nella stagione alle sonate di Beethoven. Immaginate il teatro pieno, i palchi completi e le gallerie zeppe di gente che si sporgeva trepidando nell’attesa di ascoltare il tocco leggero del grande pianista. “Prima, però, bisogna sopportare la penitenza”, commentavano vicino a me. Già, perché, come negli appuntamenti precedenti, una parte del concerto era dedicata alla musica contemporanea.